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 Una spy-story nel Piemonte di fine Ottocento 

Il romanzo

2025 - Suicide Alley Edizioni

Libro: € 13

E-book: € 4,99

La trama

Piemonte, ottobre 1898. Nella città di Chieri, uno dei più importanti centri italiani di produzione tessile dell’Ottocento, sta per giungere in visita il politico liberale Guido Meyer, viceministro nel governo Pelloux. L’Ufficio Informazioni dello Stato Maggiore del Regio Esercito (i servizi segreti dell’Italia post-unitaria) ritiene che l’onorevole possa essere oggetto di un attentato da parte degli anarchici locali e incarica il tenente Orso Falconeri, agente dei servizi, di recarsi in città per infiltrarsi tra i sovversivi e indagare.

Districandosi tra evasioni, omicidi, complotti e il fascino di una bella artista di strada, il tenente cercherà di sventare un piano delittuoso che, se portato a termine, potrebbe avere gravi conseguenze sull’assetto politico della nazione. 

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Leggi come inizia

Lunedì 24 Ottobre 1898

 

1

 

Mancavano cinque minuti a mezzogiorno, poco più di un anno al nuovo secolo e Orso Falconeri era in ritardo.

Mentre il treno entrava in stazione, il tenente considerò che molta gente si aspettava un po’ troppo dal Novecento. L’uguaglianza livellerà gli uomini e ogni cittadino godrà di pieni diritti, promettevano i socialisti. Caleranno le tasse e i prezzi, cresceranno i salari, erano pronti a giurare i liberali giolittiani.

E poi i gatti avrebbero parlato, gli asini volato, gli alberi messo radici al contrario.

Favole per gonzi. Tutta propaganda.

Orso scosse il capo, si stirò, mise via i pensieri e tirò giù lo zaino dalla cappelliera.

Non appena il convoglio, dopo una serie di scossoni, si arrestò stridendo sui binari, si precipitò fuori dalla carrozza, caricò la sacca in spalla e attraversò la banchina a passo svelto. Superò un grande orologio appeso a un muro scrostato, che, ticchettando rumoroso, gli suggeriva di affrettarsi e si infilò in uno stretto passaggio tra due fabbricati, un vicoletto sporco e maleodorante che con tutta probabilità i viaggiatori utilizzavano come orinatoio d’emergenza, a giudicare dalla puzza di piscio ristagnante nell’aria.

Percorse il viottolo tappandosi il naso con una mano e sbucò su uno spiazzo deserto. Un randagio venne a curiosare tra le sue gambe. Lo scacciò con una pedata, si fermò e si guardò intorno. A parte il cane, non c’era anima viva. Nessuno era venuto ad accoglierlo. Il consueto ostruzionismo dell’Arma. Carabinieri! Sempre i primi ad accorrere se c’era da fare la voce grossa con qualche miserabile e sbatterlo al fresco, ma svogliati e negligenti quando si trattava di collaborare con i servizi.

L’intervento della Benemerita, ad ogni modo, non era necessario. Aveva davanti a sé una sola carrettabile, dritta e lunga, che dopo aver costeggiato una fabbrica tessile andava a perdersi dove le case si facevano più fitte. Quello doveva essere il centro. Il palazzo del comune doveva trovarsi da quelle parti.

Si avviò. Dalla cima di una collinetta che dominava il paese, le campane di una chiesa batterono dodici rintocchi.

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Nanni Cristino

Nanni Cristino è nato e vive a Chieri (Torino), la città in cui questo romanzo è ambientato. Laureato in Storia del Risorgimento, è autore di testi scolastici di Storia per i licei con il marchio DeAgostini. Autore di gialli e thriller, è stato finalista al premio letterario Giallo Garda con "Di notte arrivano i lupi" (Nero Press Edizioni) nel 2021.

© 2025 by Nanni Cristino

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